Rifondare l' Europa cristiana sulla "via" del Vangelo |
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Scritto da Angela Ambrogetti |
Lunedì 09 Maggio 2011 07:52 |
![]() Ha parlato di una nuova responsabilità in politica, quella alta, delle necessità di una carità profonda che è anche accoglienza, e soprattutto di una fede forte e radicata, non superficiale e “culturale”, ma fondata sulla Parola di Dio, sulla Eucaristia, sulla preghiera, sulla liturgia attenta e curata, sulla catechesi e sulla formazione. Insomma, davanti alle difficoltà del momento presente, davanti alle ingiustizie, alle sofferenze, solo la costruzione della vera città “serenissima”, della Gerusalemme celeste, può cambiare le cose. Lo hanno capito bene i santi. Quelli veneti, da Pio X a Giuseppe Toniolo, e quelli recentissimi, come Giovanni Paolo II, il papa che ha messo al centro l’ uomo come via della Chiesa ricordando anche che Cristo è il redentore dell’uomo. E’ la scuola del Concilio Vaticano II, con il ritorno ai Padri, ai primi secoli, alla fede forte di chi sa di essere una minoranza nella società e per questo è più preparato, sempre pronto “a rendere ragione della speranza”. Perchè, dice Benedetto : “Il Vangelo è la più grande forza di trasformazione del mondo, ma non è un’utopia né un’ideologia”. Il cristianesimo è l’incontro con una persona, con Gesù, con il Risorto. Ecco la via, per la Salute, la Salvezza, in una vita non “fluida”, ma libera e basata sulla verità, la via che porta alla città “serenissima” che è “la via della carità nella verità”. Sempre con lo sguardo al Concilio che ricorda come non bisogna “camminare sulla strada della carità solamente nelle grandi cose, bensì e soprattutto nelle circostanze ordinarie della vita.” Dalle origini del cristianesimo, fino alla prospettiva della città serenissima, il papa ha tracciato la storia della Chiesa del Triveneto in 7 magnifici discorsi che sarà utile rileggere in tutte le Chiese per rifondare una nuova Europa cristiana. |
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