Newman al Meeting 2011 |
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Scritto da Angela Ambrogetti |
Sabato 27 Agosto 2011 16:22 |
Tra le certezze del Meeting 2011 c’è John Henry Newman e il suo motto Cor ad Cor loquitur. Newman era un vero padre e non solo un grande intellettuale, conosceva l’anima dell’uomo. La “Luce Gentile” che ha illuminato la sua vita oggi dovrebbe ridarci il coraggio di essere cristiani: Che è anche la certezza di essere martiri. Benedetto XVI l’ha spiegato a Londra nella veglia della beatificazione di Newman. “Nella nostra epoca, il prezzo da pagare per la fedeltà al Vangelo non è tanto quello di essere impiccati, affogati e squartati, ma spesso implica l’essere additati come irrilevanti, ridicolizzati o fatti segno di parodia.” Newman, rimette al centro la coscienza, che non è arbitrio, ma la nostra responsabilità nei confronti di Dio. Seguendo la coscienza ha trovato la Chiesa cattolica, ha dimostrato che la verità appaga il desiderio del nostro cuore. “Nessuno- ha detto il papa a Londra nel 2010- che guardi realisticamente al nostro mondo d’oggi può pensare che i cristiani possano continuare a far le cose di ogni giorno, ignorando la profonda crisi di fede che è sopraggiunta nella società.” In tempo di crisi Dio suscita grandi santi. Per formare “un laicato non arrogante, non precipitoso nei discorsi, non polemico, ma uomini che conoscono la propria religione, che in essa vi entrino, che sappiano bene dove si ergono, che sanno cosa credono e cosa non credono, che conoscono il proprio credo così bene da dare conto di esso, che conoscono così bene la storia da poterlo difendere”.
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Ultimo aggiornamento Sabato 27 Agosto 2011 16:28 |
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