Papa Benedetto e la preghiera |
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Scritto da Angela Ambrogetti |
Venerdì 16 Settembre 2011 06:08 |
Davvero qualcuno può ancora pensare che il pontificato di Benedetto XVI sia in crisi? Due milioni di giovani in Spagna nonostante il tempo e un po’ di disorganizzazione fanno riflettere. Eppure qualcuno si ostina, magari difendendo apparentemente il Papa, a dire male dei suoi collaboratori. Perfino raccontando storie e storiacce che dovrebbero far capire “come stanno davvero le cose” e che, invece, altro non sono che le solite miserie umane. Per fortuna la gente preferisce ascoltare il Papa teologo che sa parlare al cuore. Da qualche mese Benedetto XVI ci sta insegnando a pregare. E lo fa con semplici e utili consigli buoni per tutti. Da uomo del Concilio ci ha detto di leggere la Bibbia, libro per libro, durante il riposo estivo. Ci ha spiegato che la bellezza è una strada verso Dio e che proprio la Bibbia è un “alfabeto colorato” nella quale i pittori hanno intinto il pennello. Ci ha ricordato che meditare significa “ruminare” la Sacra Scrittura, e che il mondo è costellato di “oasi dello spirito” che chiamiamo monasteri. Un po’ alla volta, durante un estate che avrebbe potuto farci perdere le speranze, ci ha guidato alla sfida più grande: vincere l’ultima tentazione, la più “estrema” è quella di perdere la fiducia in Dio. “In tanti problemi siamo tentati di pensare che forse anche Dio non mi salva, non mi conosce, forse non ne ha possibilità; la tentazione contro la fede è l'ultima aggressione del nemico, e a questo dobbiamo resistere così troviamo Dio e troviamo la vita.” |
Ultimo aggiornamento Venerdì 16 Settembre 2011 06:10 |
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