Il Papa a Serra San Bruno per dare tempo a Dio |
![]() |
![]() |
![]() |
Scritto da Angela Ambrogetti |
Lunedì 10 Ottobre 2011 06:57 |
![]() Troppo impegnata, come sempre, a leggere in chiave politica un discorso che andava ben oltre. L’omelia della messa di domenica mattina a Lamezia Terme metteva al centro la carità, cioè l’amore, il “vestito nuziale” da indossare alla festa del Padre. Dio è generoso con noi e la nostra risposta dev’essere anche sforzarsi “di crescere nella capacità di collaborare, di prendersi cura dell’altro e di ogni bene pubblico”, dice il Papa. E non solo a calabresi. E poi l’augurio che dalla scuola di Dottrina sociale nasca una “generazione di uomini e donne capace di promuovere non tanto interessi di parte, ma il bene comune.” Un discorso alto che non si riferisce solo alla politica, ma a tutta la società, in ogni suo aspetto . E il “carburante” per l’agire di questa generazione è la preghiera, la carità, la fede. Il Papa l’ha detto alla gente di Serra San Bruno radunata davanti alla storica Certosa: in un clima inquinato dall’attenzione alle sole cose terrene e carente di dimensione spirituale “non solo si emargina Dio, ma anche il prossimo e non ci s’impegna per il bene comune. Il monastero invece è modello di una società che pone al centro Dio e la relazione fraterna. Ne abbiamo tanto bisogno anche nel nostro tempo.” E se ritirarsi dal vuoto del frastuono della vita contemporanea può sembrare sufficiente, il Papa aggiunge invece un ulteriore passo: “Non basta ritirarsi in un luogo come questo per imparare a stare alla presenza di Dio”. Occorre imparare, dentro e fuori il monastero, a “dare tempo a Dio”. E il tempo richiede attenzione e la buona volontà di ascoltare senza pregiudizi. |
Benvenuti!
|