Il beato papa ed operaio nella sua Cracovia |
![]() |
![]() |
![]() |
Scritto da Angela Ambrogetti |
Domenica 23 Ottobre 2011 09:37 |
Chi prende il tram che dal centro di Cracovia porta a Łagiewniki va alla ricerca di un mito, non solo di un santuario. Entra nella storia e vive il futuro. Dalla grande Piazza del Mercato, dal Wavel va verso gli ex stabilimenti Solvay, verso Nova Huta, la città pensata dal comunismo. Oppure va verso la Misericordia, la grande chiesa bianca dedicata a Santa Faustina Kowalska. Sono luoghi della biografia di Karol Wojtyla, il beato Giovanni Paolo II, dove ha fatto l’operaio, il seminarista clandestino. C’era la chiesetta dove passava la mattina prima di andare al lavoro, e dove ha appreso la lezione della “Divina Misericordia”. Tra un paio d’anni ci sarà di più. La prima città-santuario dedicata al Papa polacco è per ora solo un cantiere, ma è già un “miracolo”. Basta vedere con quale passione l’ arcivescovo di Cracovia, il cardinale Stanislaw Dziwisz, si intrufola con agilmente tra cavi di acciaio e piloni di cemento. Don Czeslaw Bodgal, il direttore del centro spiega il progetto: un Santuario con una Chiesa e Sette cappelle, e in una le reliquie di Giovanni Paolo II, che per ora sono conservate in Curia una casa per ritiri spirituali, un’enorme sala conferenze, una casa di cura, un centro per i volontari e un museo dedicato a Giovanni Paolo II. E tutto grazie alle offerte dei fedeli. Un centro di spiritualità per approfondire il messaggio e l'eredità che ha lasciato, la ricchezza della sua personalità. “Questo Papa- dice don Stanislao- non è stato dimenticato e lo sarà mai ". |
Ultimo aggiornamento Lunedì 24 Ottobre 2011 13:30 |
Benvenuti!
|