Al G20 il Vaticano è l'unico con un progetto |
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Scritto da Angela Ambrogetti |
Giovedì 03 Novembre 2011 09:24 |
Ecco la mia rubrica su TEMPI in edicola: Sul tavolo del G20 a Cannes arriva, forse per la prima volta, anche un documento vaticano. Con una proposta concreta: regole condivise e un’autorità pubblica che le garantisca. La nota del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace è un’applicazione di quello che i Papi, da Giovanni XXIII a Benedetto XVI, hanno detto nelle loro encicliche sociali. Occorre riportare il diritto nel mondo che lo dimentica troppo spesso, che fa guerre che si ammantano di idealismo e manovre finanziarie spregiudicate spacciate per risanamenti. Insomma se globalizzazione deve essere, ci vuole anche un diritto che la gestisca. E seguendo un assoluto principio di sussidiarietà. Una spallata all’individualismo anche quando è camuffato da G20, che altro non sembra essere che un club di potenti. Idolatria del mercato che ha portato al grande flop che viviamo e che l’ Occidente tenta di superare con metodi antiquati. L’integrazione reale tra gli stati è molto lontana dall’essere realizzata (lo vediamo in questi giorni in Europa), e il Vaticano questa volta vuole arrivare mentre i giochi sono aperti. In alcuni ambienti già si lavora ad una nuova architettura finanziaria e giuridica internazionale e lo si fa dimenticando l’uomo, la sua dignità, i suoi diritti: come quello della libertà religiosa che non è libertà di culto. La nota “ Per una riforma del sistema finanziario internazionale nella prospettiva di un’Autorità pubblica a competenza universale” è il contributo per un’etica della fraternità. |
Ultimo aggiornamento Giovedì 03 Novembre 2011 09:31 |
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