Libertà di cercare la verità |
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Scritto da Angela Ambrogetti |
Giovedì 16 Dicembre 2010 17:42 |
Un testo che si base sui principi del Concilio Vaticano II e vuole parlare alle istituzioni internazionali come le Nazioni Unite spiegando che i diritti umani vanno coerentemente interpretati e difesi. Primo fra tutti proprio quello della libertà religiosa. Una libertà che non riguarda solo i credenti, di qualunque religione, ma anche chi è alla ricerca della verità. Una libertà che deve difendere la dignità dell’uomo da ogni “ismo”: fomadamentalismo, relativismo, fanatismo ma anche secolarismo. La religiosità è intrinseca all’uomo e per questo va difesa in ogni sede. E se si cerca la verità, la verità morale offerta dalle grandi religioni, diplomazia e politica devono saper promuovere azioni pratiche che vanno oltre la reciprocità, ma che sono solidarietà e ricerca del bene comune. Cosa vuol dire allora? “Vuol dire- scrive il papa- agire in maniera responsabile sulla base della conoscenza oggettiva e integrale dei fatti; vuol dire destrutturare ideologie politiche che finiscono per soppiantare la verità e la dignità umana e intendono promuovere pseudo-valori con il pretesto della pace, dello sviluppo e dei diritti umani; vuol dire favorire un impegno costante per fondare la legge positiva sui principi della legge naturale.16 Tutto ciò è necessario e coerente con il rispetto della dignità e del valore della persona umana, sancito dai Popoli della terra nella Carta dell’Organizzazione delle Nazioni Unite del 1945, che presenta valori e principi morali universali di riferimento per le norme, le istituzioni, i sistemi di convivenza a livello nazionale e internazionale.” |
Ultimo aggiornamento Giovedì 16 Dicembre 2010 17:54 |
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