Legge 127, più trasparenza o più autonomia? |
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Scritto da Angela Ambrogetti |
Giovedì 30 Dicembre 2010 16:25 |
La legge 127 della Città del Vaticano infatti è una legge che introduce una precisa normativa antiriciclaggio nelle transazioni finanziarie. E di questa normativa, che si adegua a quella europea, fa parte anche la creazione della Autorità ispettiva. Di fatto la nuova legge e la nuova autorità sono la “autocertificazione” che la Santa Sede e la Città del Vaticano offrono all’Europa per poter essere inserite nella White list, cioè per poter operare con le altre banche europee con transazioni in euro. La normativa infatti non riguarda solo lo IOR e l’APSA e le loro attività, ma tutte le persone fisiche e giuridiche che compiono attività finanziarie e anche tutti i soggetti che compiono negoziazioni di beni superiori a 15 mila euro in contanti. Dandosi questa legge e questa autorità il Vaticano dichiara di controllare tutte le transazioni economiche e di aderire alle norme anti terrorismo che dopo l’11 settembre 2001 sono entrare a far parte delle legislazioni degli stati europei e non solo. E quindi da una parte offre collaborazione e cooperazione internazionale dall’altra mantiene la riservatezza e la più totale autonomia nei confronti delle istituzioni estere che applicano la stessa normativa anti riciclaggio e antiterrorismo. Da aprile, quando la legge entrerà in vigore, si moltiplicheranno gli adempimenti burocratici, e ci saranno sanzioni più severe per i reati “terroristici”, e nello stesso tempo il Vaticano alle richieste ordinarie di informazioni su fondi e depositi da parte delle autorità italiane ed europee potrà rispondere: abbiamo già controllato, abbiamo la stessa vostra normativa. |
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