Teologia indiana e Santa Sede |
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Scritto da Angela Ambrogetti |
Lunedì 24 Gennaio 2011 15:55 |
La base per la discussione è stata la Donum Veritatis del 1990 istruzione del Vaticano sul ruolo dei teologi nella Chiesa. Tra i temi affrontati “il ruolo specifico del teologo nella Chiesa, metodologia teologica in Oriente e in Occidente, l'inculturazione, Gesù Cristo come unico Salvatore di tutti gli uomini, il rapporto tra la Chiesa di Cristo e le altre religioni, il concetto cristiano di autentica liberazione umana, il ruolo della comunità di fede (il "sensus fidelium"), e il carattere distintivo della preghiera cristiana e della spiritualità. Ogni presentazione teologica è stata seguita da un dialogo vivace e intenso nel quale tutti i partecipanti - teologi, vescovi e rappresentanti della Santa Sede - ha liberamente offerto il loro contributo a una più profonda comprensione delle questioni in esame. Il dibattito ha voluto tenere conto della presenza cattolica nel contesto tipicamente indiano, mentre allo stesso tempo, sottolineando il dono inestimabile della universalità della fede cattolica, che è sempre da comunicare nella sua integrità e autenticità. La singolare importanza del ruolo del teologo nella Chiesa è stato sottolineato, così come la necessità, soprattutto quando si cerca di elaborare una teologia contestualizzata, di costruire su un solido fondamento teologico, sempre fedele al magistero della Chiesa. “ Una seconda parte dei colloqui è avvenuta tra i Vescovi ed i rappresentanti della Santa Sede con “domande relative al ruolo specifico e la responsabilità dei Vescovi nella Chiesa, il Vescovo come maestro della fede, il funzionamento della Commissione dottrinale della Conferenza episcopale, la formazione dei futuri sacerdoti e membri di congregazioni religiose, e il corretto giudizio dei più seri delitti canonici.” Una bella esperienza dei cui frutti si spera che beneficerà non solo la Chiesa, ma anche tutta la società in India per gli anni a venire. Secondo quanto riporta la agenzia Ucanews, un professore di teologia, che non ha partecipato ai colloqui, ha sottolineato che la globalizzazione della cultura nel mondo moderno ha portato alla nascita di una teologia globale: "I teologi pluralisti hanno cominciato a diluire il cristianesimo come una delle tante religioni per andare verso Dio. In questo contesto, il colloquio potrebbe diventare un'occasione di attenzione al problema. "
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