Bagnasco, la prolusione, e Gesù |
|
|
|
Scritto da Angela Ambrogetti
|
Martedì 29 Gennaio 2013 16:41 |
“Se stasera o domani nell’opinione pubblica echeggeranno solo alcune delle nostre parole, e non precisamente queste, forse perché ritenute ovvie, di maniera, persino scontate, si sappia però che è Gesù Cristo che noi vogliamo porgere, il Suo nome far risuonare”. Angelo Bagnasco, cardinale di Genova, presidente della CEI lo dice subito, lo dice davanti ai vescovi dell’ Assemblea permanente riuniti in consiglio, lo dice davanti a telecamere e giornalisti che attendono inutilmente una parola sulle elezioni italiane. Ovviamente non c’è una indicazione di voto nel discorso del Presidente dei vescovi. Non partitica almeno. Ma c’è molto di più. Si sarà ovvio, di maniera e scontato, ma c’è il Vangelo nelle parole dei vescovi italiani. Ricordo che da ragazzina qualcuno mi disse: il rischio della Chiesa oggi è che spenga la dinamite del Vangelo affondandola nell’acqua santa. Ecco contro questo deve lottare la Chiesa, e tutti i cristiani oggi, quello dell’abitudine e della noia. Chi cerca il metodo per essere nella società lo trova in Gesù
|
|
Il Papa a Serra San Bruno per dare tempo a Dio |
|
|
|
Scritto da Angela Ambrogetti
|
Lunedì 10 Ottobre 2011 06:57 |
La visita del Papa nella certosa italiana in Calabria, nel sud della penisola, in una terra “sismica non solo dal punto di vista geologico, ma anche dal punto di vista strutturale comportamentale e sociale...in cui si ha la continua sensazione di essere in emergenza”, è stata una boccata d’aria per la gente, ma anche un invito ad avere la certosa come modello. Da nove secoli, da quando San Bruno, dopo aver fondato la Grande Certosa in Francia, andò in Calabria a vivere gli ultimi dieci anni della sua storia terrena, la certosa è parte della storia di Serra. Un paesino che prende il nome proprio dal fondatore dell’ordine monastico eremitico. Lontani dagli uomini, vicinissimi a Dio. Anche il cinema ha subito il fascino di una vita vissuta al ritmo dell’Assoluto. Ma molta stampa italiana non se ne’è neppure accorta.
|
Di che male soffre le Chiesa? |
|
|
|
Scritto da Angela Ambrogetti
|
Giovedì 06 Ottobre 2011 17:42 |
Ecco la mia rubrica sul TEMPI di questa settimana:
“La Chiesa siamo noi” è uno slogan o una scoperta del Concilio vaticano II? Benedetto XVI l’ha ripetuto ai cattolici impegnati nella società a Friburgo: per cambiare la Chiesa dobbiamo cambiare noi. Ma questo non basta a quei cristiani “pensosi” che vedono la Chiesa cattolica come divisa in due tra il dire e l’essere. Se poi uno di quei cristiani è un vaticanista del calibro di Gianfranco Svidercoschi il pamphlet è pronto.
|
|
Benedetto XVI: teologia e società nel libro su Gesù |
|
|
|
Scritto da Angela Ambrogetti
|
Giovedì 10 Gennaio 2013 17:39 |
Amore e umiltà, è questo il modus operandi di Dio che il teologo Joseph Ratzinger spiega al lettore del terzo libro dedicato alla figura di Gesù. “L’infanzia di Gesù” è , secondo il titolo originale tedesco, un “prologo”, una “anticamera” per entrare poi nello studio del Vangelo. Infatti , spiega Benedetto XVI nelle ultime righe del libro, l’episodio che chiude i Vangeli dell’infanzia, Gesù dodicenne che insegna nel Tempio di Gerusalemme, apre una porta sulla intera figura di Gesù, che è quello che racconterà il resto del Vangelo. L’autore rilegge i due racconti di Luca e Matteo seguendo l’esegesi patristica e studi classici come quelli di Joachim Gnilka e Gerhard Delling, ma dimostra, come già nei due libri precedenti, di seguire gli studi più aggiornati e usa Rudolf Pesch e Klaus Berger. Ma tra tutti sposa a pieno le idee di Jean Daniélou e René Laurentin. Amore: quello di Dio per gli uomini che si dimostra accettando la decisione di Maria davanti all’ annuncio dell’Angelo. Maria, la giovane vergine che risponde con una domanda cui la esegesi non ha ancora trovato spiegazione. E quell’ annuncio così diverso e nascosto, così poco “mitologico” e quindi così reale. Perchè umile. Ratzinger ci ricorda continuamente che la gloria di Dio si manifesta solo nell’umiltà. Ed è questo il vero amore.
|
Il Natale da Roma al Perù |
|
|
|
Scritto da CMV
|
Mercoledì 26 Dicembre 2012 16:42 |
Un ponte di solidarietà che da Roma arriva fino all’estrema periferia di Lima, in Perù: dopo il successo dell’edizione dell’anno scorso che ha visto oltre 4.000 visitatori, torna il Presepe Vivente Missionario promosso dalla Comunità Missionaria di Villaregia, nella sua sede di Roma, in via Antonio Berlese 55, km 18,700 della Laurentina. La manifestazione – sabato 29 dicembre 2012 e sabato 5 gennaio 2013, a partire dalle ore 15.30 – vuole essere l’occasione per riscoprire il senso vero del Natale attraverso la tradizione del Presepe, senza dimenticare i poveri e gli ultimi. Quest’anno il ricavato dell’iniziativa – il cui ingresso è libero – andrà infatti a sostegno della missione di Lima, dove la Comunità di Villaregia opera dal 1986. Un lungo salto indietro nel tempo, oltre 2000 anni fa, per assistere a un evento che unisce arte, spiritualità e solidarietà.
|
Ultimo aggiornamento Mercoledì 26 Dicembre 2012 16:50 |
|
|
|
|
Pagina 6 di 38 |