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La GMG di Benedetto per testimoni della Verità |
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Scritto da Angela Ambrogetti
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Venerdì 19 Agosto 2011 07:36 |
La GMG è iniziata con la solita festosità, e un po’ di confusione. Per il Papa è un grande momento di emozione, ma soprattutto una occasione per mettere a punto alcuni temi. A cominciare dalla dottrina sociale della Chiesa da troppi lasciata in un angolo, come se fosse una cosa inessenziale. Invece Benedetto lo ha ricordato già dalle sue parole sull’aereo che lo portava a Madrid. La dottrina sociale è appunto dottrina, si basa sul Vangelo, sulla teologia, è parte del Magistero. I cattolici l’hanno spesso relegata a buonismo, o regalata ad una specie di “comunismo cattolico” che nulla ha a che vedere con la Dottrina. Invece il Papa la rilancia proprio a Madrid dove i giovani protestano per la mancanza di lavoro, per la crisi.
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Ultimo aggiornamento Venerdì 19 Agosto 2011 08:00 |
Scritto da Angela Ambrogetti
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Martedì 25 Gennaio 2011 17:56 |
Una cara collega, Marinella Bandini, mi ha fatto notare alcune curiosità nei comunicati della Cei di oggi. Le condivido con voi.
Il parlamentino dei vescovi italiani, riunito in questi giorni ad Ancona, ha espresso una “unità di giudizio” tanto “forte” quanto “singolare” in merito alla prolusione del cardinale presidente, Angelo Bagnasco. Il lapsus esce dalla penna del portavoce, monsignor Domenico Pompili. Il quale firma una prima nota rilevando la “singolare” unanimità dei vescovi sulla relazione – facendo stupire per la franchezza e facendo ammiccare gli addetti ai lavori, spesso curiosi di divergenze tra i presuli -, per poi rettificare un quarto d’ora più tardi sottolineando la “forte” convergenza d’opinione.
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L'infanzia di Gesù secondo Ratzinger |
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Scritto da Angela Ambrogetti
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Lunedì 10 Dicembre 2012 10:00 |
Amore e umiltà, è questo il modus operandi di Dio che il teologo Joseph Ratzinger spiega al lettore del terzo libro dedicato alla figura di Gesù. “L’infanzia di Gesù” è , secondo il titolo originale tedesco, un “prologo”, una “anticamera” per entrare poi nello studio del Vangelo. Infatti , spiega Benedetto XVI nelle ultime righe del libro, l’episodio che chiude i Vangeli dell’infanzia, Gesù dodicenne che insegna nel Tempio di Gerusalemme, apre una porta sulla intera figura di Gesù, che è quello che racconterà il resto del Vangelo. L’autore rilegge i due racconti di Luca e Matteo seguendo l’esegesi patristica e studi classici come quelli di Joachim Gnilka e Gerhard Delling, ma dimostra, come già nei due libri precedenti, di seguire gli studi più aggiornati e usa Rudolf Pesch e Klaus Berger. Ma tra tutti sposa a pieno le idee di Jean Daniélou e René Laurentin.
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Una giornalista del volo papale racconta |
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Scritto da Angela Ambrogetti
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Mercoledì 10 Ottobre 2012 07:16 |
Volo papale, AZ4000 un codice sempre uguale che però racconta viaggi in tutto il mondo di due pontefici. Benedetto XVI ha visitato il Libano, tre giorni per portare un messaggio di pace nel Medio Oriente battuto dal vento della violenza. E i giornalisti con lui. Un onore e una grande fatica volare con il Papa, sul suo aereo. Ascoltare le sue parole direttamente nella breve conferenza stampa e soprattutto seguirlo in ogni incontro, atto pubblico e cerimonia è il loro compito. Sono loro che poi raccontano come il Papa ha salutato il presidente della repubblica, se era stanco o sorrideva, se il discorso è interessante o no dipende un po’ anche da questo gruppetto di professionisti che “trasmettono” i testi alle agenzie di tutto il mondo. In Libano circa cinquanta “compagni di viaggio” del Papa hanno collaborato a diffondere il messaggio di Pace che Benedetto XVI ha voluto portare in una terra difficile e nello stesso tempo culla del cristianesimo e della convivenza tra le varie religioni.
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